20 marzo 2014

Aspetta.


L'altro giorno ho preso un pannello di legno, c'ho attaccato due fogli brutti, ho cominciato a fare schemi su schemi, sviluppare strutture narrative, erigere impalcature emozionali, attaccare post-it dopo post-it. Ed eccomi di nuovo a lavorare su LA VIDA MUERTA.

Stavolta ci siamo, come direbbe il capitano Achab. Ci siamo davvero.
La storia è fottutamente figa e complessa ma, sebbene mi ci vorranno anni per portarla a termine, è l'unica cosa che voglio veramente fare prima di morire.
Chissà perché.
E' dal 2007 che storia e personaggi mi perseguitano come fantasmi nella notte.
Voglio riposare, porca puttana, non so se l'avete capito.
Sarà per questo che stasera, in 20 minuti, ho fatto la tavola di prova che vedete sopra.

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